Diseguaglianze economiche, società disumanizzata; cause e rimedi indicati dai Nobel 2024 e dalla «Dilexit nos» di Francesco.

di Carlo Parenti · Viviamo in una società disumanizzata, dove l’apparire sostituisce l’essere, dove le persone vengono manipolate e usate come strumenti materiali da poteri cinici, dove il denaro è la misura del tutto. Denaro che è sempre più in poche mani e le diseguaglianze ogni giorno aumentano (ce ne siamo occupati più volte).

Si legge nella Dilexit nos, la quarta enciclica di papa Francesco del 24 ottobre 2024 (vedi) ove si ritiene necessaria- in un mondo che sembra aver perso il cuore- una vera e propria conversione, anche per la Chiesa. E ciò- richiamandosi anche a quanto è scritto nelle Encicliche sociali Laudato si’ e Fratelli Tutti -nella consapevolezza che solo l’amore di Cristo renderà possibile una nuova umanità:

«Oggi tutto si compra e si paga, e sembra che il senso stesso della dignità dipenda da cose che si ottengono con il potere del denaro. Siamo spinti solo ad accumulare, consumare e distrarci, imprigionati da un sistema degradante che non ci permette di guardare oltre i nostri bisogni immediati e meschini. L’amore di Cristo è fuori da questo ingranaggio perverso e Lui solo può liberarci da questa febbre in cui non c’è più spazio per un amore gratuito. Egli è in grado di dare un cuore a questa terra e di reinventare l’amore laddove pensiamo che la capacità di amare sia morta per sempre». (cfr n. 218).

Mi spiego. I loro lavori hanno gettato nuova luce sui meccanismi che determinano la ricchezza o la povertà dei paesi, mettendo in evidenza il ruolo cruciale svolto dalle istituzioni politiche ed economiche.

Io-forse ingenuamente- ho sempre pensato che sia necessario capire come è perché si siano create le diseguaglianze che hanno reso oggi il denaro così disumanizzante. Da questo poi si può cercare di riformare le cose attraverso le istituzioni. Del pari ho pure creduto che il sociale da solo non basti se l’uomo non operi anche congiuntamente col proprio cuore.

un fenomeno paradossale: in alcuni casi, paesi che erano relativamente poveri al momento della colonizzazione sono diventati più prosperi nel lungo periodo, mentre alcune ex colonie un tempo ricche sono ora in condizioni economiche peggiori.

Per approfondire il tema consiglio vivamente di consultare alcune fonti del presente testo:

vedi)vediGuido Alfani, Come dèi fra gli uomini. Una storia dei ricchi in Occidente (2024-Editori Laterza- p. 536)’. Sul sito Laterza c’è un amplissimo estratto della prefazione e degli abstract dei capitoli (vedi). Si tratta per la prima volta la grande storia dei ricchi e dei super-ricchi in Occidente, di chi sono i ricchi, di come lo si diventa e del perché le ricchezze tendono ad accumularsi nelle mani di pochi. I ricchi, oggi, sono ammirati e lusingati. Allo stesso tempo, biasimati e disprezzati perché riluttanti a contribuire al bene comune, opponendosi persino a misure d’urgenza. La storia suggerisce che questo è uno sviluppo preoccupante – per i ricchi e per tutti gli altri.