Oltre l’invisibile, un libro di Federico Faggin: scienza e spiritualità sono una sola disciplina
di Carlo Parenti · Recensisco un libro di grande interesse scritto da Federico Faggin, inventore dei microprocessori, che fanno funzionare computer, tablet, smartphone ecc. Essi, dalle dimensioni ridotte – ad esempio nei PC attuali si parla di 2,54 x 2,54 x 0,25 cm per 39 grammi- possono eseguire fino a 4 miliardi di operazioni al secondo e inoltre miliardi di transistor al loro interno cooperano per eseguire programmi o applicazioni. In recenti e non ultimi microprocessori di Apple (es. A14) in 1x 1cm si trovano almeno 12 miliardi di transistor.
QUI), un’organizzazione no-profit dedicata allo studio scientifico della coscienza.
Siamo quindi di fronte ad un grande scienziato! Mondadori ha pubblicato il suo ultimo libro: Oltre l’invisibile, dove scienza e spiritualità si uniscono.
Faggin scrive: “Dopo trentacinque anni di studio sulla coscienza [vedi: Irriducibile. La coscienza, la vita. i computer e la nostra natura, Mondadori, 2022], sono sicuro che esista un’unione profonda tra il mondo della scienza e quello della spiritualità, due mondi che spesso sono considerati incompatibili tra di loro. Mi auguro che questo libro possa rendere le mie idee più chiare e fruibili e che aiuti i lettori a orientarsi meglio nella realtà più vasta in cui scienza e spiritualità sono una sola disciplina che mostra la ricchezza, la bellezza e il significato dell’universo che possiamo creare insieme. Noi siamo luce, dobbiamo solo aprire gli occhi.”
“La scienza nega la realtà spirituale e la spiritualità spesso nega la realtà fisica. Eppure, sono due facce della stessa medaglia. Noi non siamo macchine biologiche come ci vuole far credere lo scientismo. Noi non siamo solo un corpo fisico. Questa idea non ci rappresenta pienamente, non descrive la nostra umanità. Non descrive il cuore, il coraggio, l’intelligenza creativa. Noi siamo esseri spirituali imprigionati in un corpo fisico, simile a una macchina. Ma siamo molto di più di una macchina […] L’avvento dell’intelligenza artificiale, combinato con i principi materialisti e riduzionisti che considerano l’uomo una macchina classica, favorisce una forma di scientismo che sta portando la società umana su una china pericolosa. Se ci consideriamo macchine, saremo prima o poi superati dalle macchine costruite da chi potrebbe controllarci. Per questo è necessaria una nuova scienza che includa la spiritualità e una nuova spiritualità che includa la scienza. Ho chiamato Nousym la loro unione”.
Viene detto che la visione di Faggin è visione ottimista, che si ricollega alla filosofia, che ha sempre affermato che non siamo solo corpo, ma che c’è qualcosa di più.
“All’origine di tutto c’è la coscienza (sostiene ancora Faggin), che è capacità che ci permette di conoscere, capire e attribuire un significato alle nostre esperienze. Comprende anche la materia. “La coscienza è una proprietà fondamentale dell’universo. Esiste fin dall’inizio, prima della materia stessa. Non può essere originata dalla materia, perché la materia non ha la capacità di comprendere. E noi essere umani siamo parte integrante di un tutto. La nostra essenza è un campo quantistico cosciente e che ha libero arbitrio”.
Nel libro (che basandosi sulla fisica quantistica richiede attenzione e comprensione -non facile- di questa scienza) si criticano fondatamente il riduzionismo della fisica classica e i principi materialisti.
Il libro è un inno al libero arbitrio e al valoro unico e irrepetibile e non riproducibile della singola persona umana. E a partire dalla fisica quantistica Faggin ha avviato una sorta di cantiere di una nuova scienza che includa la spiritualità e una nuova spiritualità che includa la scienza.
Di fatto si convalida il valore e l’esclusività della ‘persona umana ‘ e del trascendente di una coscienza che sopravvive alla morte del corpo.
Quindi: oltre l’invisibile, la scienza e la spiritualità si uniscono.
“