di Giovanni Pallanti · Sabato 21 Giugno scorso il Santo Padre Leone XIV° ha parlato in occasione del Giubileo ai governanti cioè ai politici. Discorso difficile perché i politici di ispirazione cristiana nel panorama internazionale e nazionale sono sempre meno. E quelli che si dichiarano tali spesso fanno una cattiva propaganda all’impegno politico di chi dovrebbe ispirarsi ai valori del Cristianesimo. Perché accade questo? In tutto il mondo quello che prevale tra chi si occupa della cosa pubblica è il proprio tornaconto personale. La ricchezza e il rimanere al potere il più a lungo possibile sono le caratteristiche di chi riesce a conquistare una posizione di potere, sia in una democrazia che in un sistema autoritario. Leone XIV° probabilmente conosce bene questa realtà: nel discorso fatto il 21 giugno si richiama spesso a Leone XIII° che denunciava il divario, esistente allora come oggi, tra ricchi e poveri. Il Papa richiama anche quanto enunciato da Pio XI° quando affermava che “la politica è la più alta manifestazione della carità“. Parole che pronunciate nel contesto storico attutale appaiono eticamente rivoluzionarie. Ma verranno ascoltate? La politica secondo Papa Leone XIV° dovrebbe essere una missione non un mestiere: anche queste sono parole agli orecchi dei politici d’oggi che suonano come un rimprovero e un probabile scenario da cui tentano di sottrarsi. Infine Papa Leone XIV° in conclusione ha citato San Giovanni Paolo II° che per il Giubileo del 2000 indicò ai politici l’esempio di San Tommaso Moro. In effetti, ha
detto Leone XIV°, “sir Thomas Moore fu uomo fedele alle sue responsabilità civili perfetto servitore dello Stato proprio in forza della sua fede che lo portò ad interpretare la politica non come professione ma come missione per la crescita della verità e del bene. Egli spese la propria attività pubblica al servizio della persona specialmente se debole o povera, gestì le controversie sociali con spirito sereno d’equità.” Questo richiamo potrebbe essere la medicina per i politici del nostro tempo che sono malati di un egocentrismo e caratterizzati da una sfrenata rincorsa al potere. Pronti a tutto, come i modelli che oggi vanno per la maggiore, come Trump e Putin, a cui si ispirano anche molti governanti delle democrazie occidentali. Non esistono più, per ora, uomini come Don Luigi Sturzo, Alcide De Gasperi, Adenauer e Schumann, per citare alcuni dei cristiani impegnati in politica nel ‘900. Speriamo che le parole di Papa Leone XIV° convertano chi, più o meno bene, si ispira ad un impegno politico inteso come servizio reso alla comunità.