Il Signore ci giudica attraverso gli angeli dei bambini

trasferimentodi Carlo Parenti • Il 20 novembre 2016 si è celebrata in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza voluta nel 1989 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite . Sono 196 i Paesi nel mondo che hanno ratificato da allora la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. E’ il trattato sui diritti umani più ratificato (a parole purtroppo) della storia

Ho già ricordato su queste pagine che le ultime preghiere di La Pira furono per i bambini che soffrivano per le violenze. Mi disse in uno dei suoi ultimi giorni: “stamane ho pregato per i bambini, perché nessuno faccia loro violenza e si rispetti la loro libertà, anche intellettuale”. Oggi Francesco ogni giorno grida sempre più forte contro l’insensata violenza delle guerre di cui i bimbi sono vittime. Vorrei affrontare questa drammatica tematica attraverso numeri che sono spaventosi e un segno della diabolica presenza del male nel mondo. Numeri del dolore, dell’abbandono e della violenza, numeri di una tragedia che si compie ogni giorno a spese dei minori. Ci siano occasione di riflessione e preghiera. Per il Papa «il Signore giudica la nostra vita di adulti ascoltando quello che gli riferiscono su di noi, gli angeli dei bambini». Ogni bambino che soffre «è un grido che sale a Dio e che accusa il sistema che noi adulti abbiamo costruito».

I bambini e le guerre:

Oltre un miliardo di bambini vivono in 42 paesi colpiti, tra il 2002 e oggi, da violenti conflitti.

Circa 250.000 bambini soldato sono coinvolti in conflitti in tutto il mondo . Sono usati come combattenti, messaggeri, spie, facchini, cuochi, e le ragazze, in particolare, sono costrette a prestare servizi sessuali, private dei loro diritti e dell’infanzia.

Nell’ultimo decennio si calcola da parte dell’ Unicef che circa 2 milioni di bambini siano morti in tutte le guerre svolte. Inoltre dai 4 ai 5 milioni sono stati i bambini che hanno subito ferite permanenti e mutilazioni. Di questi 300.000 sono stati resi inabili dallo scoppio di una mina. Un numero imprecisabile, nell’ordine delle decine di milioni, sono stati i casi di gravi traumi psicologici. I rimasti orfani o separati forzatamente dalle famiglie sono oltre 2 milioni. Sempre per l’Unicef 250 milioni di bambini vivono oggi in Paesi in guerra. Sono 50 i milioni di bambini sradicati dalle loro case, di questi 28 milioni sono sfollati a causa dei conflitti;. Ogni 10 minuti, in qualsiasi parte del mondo, una adolescente muore a causa di violenze.

Nel solo Mediterraneo nel 2015 i bimbi annegati in mare, secondo i dati UNICEF-UNHCR-OIM, sono più di 700.

I bambini e la miseria

L’ Unicef ha ricordato che nel mondo sono circa 6 milioni i bambini sotto i 5 anni che ancora muoiono ogni anno per cause prevedibili e i bambini che provengono da famiglie povere hanno il doppio delle probabilità di morire prima di compiere cinque anni rispetto a quelli di famiglie benestanti. Quasi la metà di tutti i decessi sotto i cinque anni è attribuibile alla denutrizione. Se noi, come società umana, non intensifichiamo il nostro impegno, 68 milioni di altri bambini sotto i cinque anni moriranno nei prossimi 15 anni per cause in gran parte prevenibili. Un quarto della popolazione mondiale con un’età inferiore ai cinque anni, ovvero 159 milioni di bambini, ha ritardi nello sviluppo. Nel mondo, quasi un miliardo di persone vive in condizioni di povertà estrema. Quasi la metà sono minorenni. Più di 250 milioni sono i minori in età scolare che non stanno ricevendo un’istruzione. 300 milioni di bambini vivono in aree in cui si raggiungono i livelli più alti al mondo di inquinamento. Quanto alla malnutrizione, alle malattie, al lavoro minorile(Fonte Eurispes) nei paesi in via di sviluppo sono pari al 30% i bambini sotto i 5 anni che soffrono di malnutrizione; 7.000 sono i bambini che ogni giorno contraggono il virus dell’Aids; 250.000.000 i bambini tra i 5 e i 14 anni che lavorano. Le ragazze provenienti dalle famiglie più povere hanno il quadruplo delle probabilità di dover contrarre matrimonio prima dei 18 anni, rispetto a quelle appartenenti alle famiglie più benestanti .

I bambini e gli abusi

1 milione sono nel mondo i minori avviati ogni anno al commercio sessuale. Quasi un quarto delle ragazze tra i 15 e i 19 anni riferisce di aver subito violenze dall’età di 15 anni. Circa una ragazza sotto i 20 anni su dieci è stata violentata o costretta a compiere atti sessuali. Nella sola Europa si stima che oggi siano 18 milioni i bambini vittime di abusi sessuali, 44 milioni quelli che hanno subìto violenze fisiche e 55 milioni quelli che hanno dovuto sottostare ad abusi psicologici.

La violenza ha anche implicazioni finanziarie. Secondo una stima, le conseguenze della violenza fisica, psicologica e sessuale ai danni dei bambini possono avere, a livello globale, un impatto economico pari a 7.000 miliardi di dollari USA.

Bambini e cambiamento climatico

Negli ultimi vent’anni, alcuni dei maggiori disastri naturali registrati hanno stravolto la vita di più di 4,4 miliardi di persone. Circa il 50-60% della popolazione colpita da disastri è costituito da bambini. Secondo le stime, ogni anno 175 milioni di bambini rischiano di essere colpiti da disastri naturali. La maggior parte di loro deve far fronte allo sconvolgimento della propria formazione scolastica.

Con Papa Francesco ci dobbiamo impegnare: «Mai più violenza ai bimbi, mai più succeda che un bambino debba vivere queste sofferenze».