Se l’Italia (primatista in Europa) scopre che la corruzione è mondiale

 

blatter5di Antonio Lovascio Cosa gli italiani pensano della corruzione lo hanno dimostrato alle ultime elezioni. Sull’onda lunga e disgustosa degli scandali, lo schieramento del “non voto” è ingrassato a dismisura. Oggi è il vero, unico partito di maggioranza. Anzi, come ha fatto notare qualche acuto editorialista, i numeri dell’astensionismo ormai surclassano la vecchia Dc dei tempi d’oro, pur senza ottenerne in cambio seggi, ministeri e posti di sottogoverno. Già alle Politiche del 2013 gli astenuti erano il primo partito, con 11 milioni di tessere fantasma. Alle Europee del 2014 l’affluenza si è fermata al 58%, in calo di 8 punti rispetto alle consultazioni precedenti. Dopo che è venuta alla luce “Mafia capitale”, alle Regionali del 2015 c’è stato un altro salto all’indietro: 54%, ma sono sotto la metà degli elettori in Toscana e nelle Marche. Infine i ballottaggi delle Comunali, con il sorpasso degli astenuti (53%) sui votanti.  Ne hanno tratto vantaggio solo i movimenti populisti come “Cinque Stelle” di Grillo e la Lega di Matteo Salvini, che ha infiammato le piazze e toccato le corde dei nostri connazionali psicologicamente più fragili, strumentalizzando senza scrupoli lo spauracchio dell’immigrazione.

non volle consegnarci la Coppa del mondo che avevamo vinto perché noi italiani siamo tutti ladri. L’epicentro di questo “terremoto” è la CONCACAF, ma lo scandalo, nei suoi effetti giudiziari, sportivi ed economici, ha dimensioni globali, a partire dalle assegnazioni dei Campionati del Mondo di Russia 2018 e Qatar 2022, che rischiano di essere annullate. Intanto ha aperto una sorta di “guerra fredda del pallone” tra Obama e Putin, perché la Russia ritiene di aver subito un danno d’immagine dall’indagine FBI. Ed allo stesso tempo ha rilanciato le aspirazioni del premier britannico Cameron ad organizzare proprio la Coppa del Mondo del 2022.

Nel summit in Baviera Renzi è stato a guardare, preoccupato dalle vicende di “Mafia Capitale” e dai mille rivoli del Calcio-scommesse e delle partite comprate. La torta della FIFA è appetitosa, ma l’Italia ora non può avanzare pretese: ha appena lanciato la candidatura di Roma per ospitare le Olimpiadi del 2024. Punta ad avere i miliardi di finanziamenti in palio, che hanno già stuzzicato gli appetiti di numerosi politici ed imprenditori nostrani. Purtroppo la corruzione è ancora tanta e non si arresta mai, nonostante il lavoro paziente (e non da tutti apprezzato!) della magistratura, forse più efficiente o almeno più libera che altrove.

Essere amministratori onesti del bene comune può renderci santi. Ma non è facile. E’ come giocare col fuoco: la corruzione è la ruggine che ci corrode>. E che toglie miliardi sonanti alla crescita, allo sviluppo dell’occupazione e per la riduzione della pressione fiscale.