Centosettanta delegazioni delle Nazioni di tutto il mondo tra cui settanta tra Capi di stato, di governo e sovrani regnanti. Uno spettacolo che ha plasticamente rappresentato la potenza della Chiesa nel mondo. Nonostante questo successo funerario le Chiese, in gran parte delle città europee, sono praticamente vuote. Nelle Nazioni un tempo cattolicissime (come la Spagna. La Francia e l’Italia) le chiese sono diventate dei musei pieni di turisti e poco di fedeli. Il mondo cattolico quando si accorge che qualcosa di “nuovo” agita le acque morte della palude cattolica dell’Occidente sussurra a chi lo ascolta” le cose stanno cambiando in meglio!”. Il fatto che per Pasqua diciottomila cittadini adulti francesi si siano battezzati c’è chi lo fa passare come un risveglio del Cristianesimo nella Gallia che dal 1870 ha instaurato una laicità dello Stato che ha fatto dimenticare l’antica denominazione della Francia come figlia prediletta della Chiesa Cattolica. Su circa 68 milioni di cittadini francesi, diciottomila sono una scheggia che rimpolpa una Chiesa, carica di Storia e di grandi pensatori del ‘900 , ma povera di fedeli.
Come mai allora quattrocentomila fedeli alle esequie di Papa Bergoglio assieme ai “Potenti” della terra che Papa Francesco ha più volte preso a schiaffi per la loro incoerenza, la loro mancanza di carità cristiana nei confronti dei migranti e l’incapacità di risolvere positivamente le guerre che stanno dividendo in tanti inferni terreni la popolazione mondiale? La risposta secondo me è una sola: Papa Francesco ha spazzato via con il suo Magistero, discusso negativamente dall’ala tradizionalista della Chiesa, l’autoreferenzialità clericale. Il lusso in cui vivono alcuni prelati e cardinali, non solo a Roma, ma anche in Nazioni del c.d. “terzo mondo”.
Il muoversi di Papa Francesco con una utilitaria rinunciando alle berline che usavano i Papi e diversi cardinali gli ha attirato tante simpatie. Era Pontefice per costruire ponti verso i poveri e gli emarginati ma aveva un tenore di vita da parroco di campagna o di una grande periferia urbana. Ha commesso anche errori di comunicazione quando a proposito della guerra tra Russia ed Ucraina ha invitato la nazione aggredita da Putin ad alzare bandiera bianca. Molto più efficace fu su questo tema quel che disse San Giovanni Paolo II “quando si ama la propria Patria si ama e si rispetta anche la Patria degli altri”. Questo era un vero attacco all’imperialismo americano e sovietico che San Giovanni Paolo II pronunciò in difesa di tutti gli Stati satelliti degli Stati Uniti in America latina e dell’URSS nell’Europa centrale e orientale. Ma al di là di queste questioni che alla fine del Pontificato sono apparentemente marginali, Papa Francesco ha dato una lezione al mondo di che cos’è il Vangelo vissuto e non solo proclamato. Francesco ha vissuto la prossimità alle persone e ai popoli in modo autentico. Questo è stato il suo grande fascino anche pastorale. L’opposto di quel che fanno i cattolici di mestiere.