Guido Gonella: un fondatore della democrazia politica in Italia ed in Europa

di Giovanni Pallanti · Quaranta anni fa, nel mese di agosto, moriva uno dei più importanti intellettuali e politici cattolici italiani: Guido Gonella.

Era nato il 18 settembre del 1905 a Verona, figlio di Luigi, impiegato comunale e di Marianna Landi sposata in seconde nozze con Luigi, di professione ostetricia condotta.

Fisicamente Guido Gonella, chi lo ha conosciuto lo può raccontare, era un uomo del suo tempo, con un fisico da impiegato preciso ed ordinato. In realtà dopo aver conseguito la maturità classica nel 1924, nel 1928 conseguì la laurea in filosofia, all’università cattolica del Sacro Cuore di Milano con una tesi su: “La filosofia di Charles Maurras e la critica dell’individualismo”. Il lungo soggiorno a Parigi necessario per la stesura della tesi, e forse lo studio del Maurras, esponente della colta destra cattolica francese, lo convinse ad una scelta di campo nettamente antifascista. Iscrittosi all’azione cattolica diventò uno dei dirigenti nazionali della FUCI, diventando il responsabile dell’organo di stampa “Azione Fucina”. Trasferitosi a Roma nel 1928 si iscrisse nella facoltà di giurisprudenza dove ottenne la seconda laurea in diritto pubblico.

Il periodo fra il 1932 ed il 1938 fu caratterizzato da studi intensi ed alla pubblicazione di una monografia di Gonella su “La filosofia del diritto secondo Antonio Rosmini” e di alcuni volumi fra i quali “ La nozione di bene comune” e “La persona nella filosofia del diritto”.

Gli studi e gli scritti di Gonella ebbero come filo conduttore il personalismo cristiano che andava da Tommaso d’Aquino ad Antonio Rosmini toccando anche il pensiero del suo maestro all’Università di Roma Del Vecchio.

Gonella denunziava i rischi dello svuotamento della persona contestando lo stato etico che discendeva dalla filosofia di Hegel e fatto proprio dal regime fascista.

Quando ormai i suoi studi lo avevano fatto conoscere nel mondo accademico italiano, ottenuta la libera docenza in filosofia del diritto, era ormai pronto, dopo aver tenuto corsi come docente incaricato nelle Università di Bari e Pavia per diventare professore ordinario.

Nel 1939 venne arrestato per ordine diretto di Benito Mussolini. Liberato dopo pochi giorni, per intervento della Santa Sede, in particolare di Mons. Giovanni Battista Montini, diventando però un “sorvegliato speciale” della polizia fascista con l’obbligo di firma giornaliera al commissariato di polizia.

Il 16 luglio del 1938 era stato celebrato il Vaticano il suo matrimonio con Pia Elena Bartolotta dalla quale ebbe cinque figli.

Ma l’impresa più grande che lo rese famoso in quasi tutto il mondo fu l’inizio della collaborazione nel 1933 sull’Osservatore Romano, organo della Santa Sede, diretto dal conte Dalla Torre, a cui fu caldamente raccomandato dall’antico assistente della FUCI Mons. Montini il futuro Paolo VI. La collaborazione di Gonella all’Osservatore Romano durò dal 6 Maggio 1933 fino al Giugno del 1940. Con l’ingresso dell’Italia nella seconda guerra mondiale, infatti, la rubrica “Acta diurna” fu soppressa. Erano gli articoli di Gonella l’unico spiraglio antifascista e antinazista che veniva pubblicato negli anni 30, caratterizzati dall’ascesa di Hiter al potere in Germania ed al prepararsi all’alleanza militare fra il dittatore tedesco e Mussolini. Molti antifascisti italiani compravano l’Osservatore Romano per leggere gli “Acta diurna”. Diventato un esponente di primissimo piano dell’antifascismo cattolico, dopo la seconda guerra mondiale fu chiamato da Alcide De Gaspari a dirigere il quotidiano Il Popolo. Eletto all’assemblea costituente nella list della DC di Verona fu interrottamente eletto al Parlamento prima come deputato dal 1946 al ’74 e poi dal 1972 all’agosto del ‘82 come Senatore della Repubblica. Padre fondatore della Democrazia Cristiana assieme a De Gasperi e Spataro ebbe un ruolo di primo piano nella stesura del Codice di Camaldoli composto fra luglio del 1943 ed il 1945 che fu edito in quell’anno a Roma dalla Studium con il titolo “Per la comunità Cristiana”. Più volte Ministro fu il Segretario Nazionale della Dc dal 19 Aprile 1950 fino al 28 settembre 1953. Guido Gonella è stato al di là del suo aspetto mite da impiegato un uomo ed un intellettuale coraggioso, uno studioso illuminato che ha costruito la democrazia politica in Italia ed in Europa da protagonista. Per questa ragione va ricordato ed onorato.