Le Sinagoghe in Italia

di Giovanni Pallanti · Gli ebrei sono il popolo di Gesù Cristo. Come ha scritto nelle Enciclica “Fratelli tutti” Papa Francesco, nel 2020, gli ebrei sono i fratelli maggiori dei cristiani. San Giovanni Paolo II nell’aprile del 1986 fu il primo vescovo di Roma a visitare il Tempio Maggiore di Roma (edificato nel 1904) quando il rabbino capo era Elio Toaff. Due avvenimenti straordinari che hanno segnato la storia dei rapporti tra ebrei e cristiani che per secoli hanno vissuto un rapporto conflittuale provocando molte sofferenze al popolo ebraico considerato deicida per la crocefissione di Gesù Cristo.

Per molto tempo anche in Italia questo popolo di Abramo ha dovuto subire vessazioni di ogni genere e gli ebrei, anche in Italia, hanno dovuto praticare la loro fede in clandestinità. Nella cultura ebraica il secolo XVI è considerato il punto più oscuro della loro storia nella penisola. Un libro “ Sinagoghe Italiane, raccontate e disegnate” di Adam Smulevich e Pierfranco Fabris (edizioni Biblioteca dell’immagine) racconta la storia delle 43 sinagoghe, da Trieste a Palermo disseminate sul territorio italiano. Nel quindicesimo secolo le prime aperture agli ebrei furono nel Ducato di Ferrara dove i governanti Estensi cominciarono a considerare gli ebrei come una comunità integrata. Il primo ghetto fu costituito dalla Serenissima Repubblica di Venezia nel 1516. Una delle prime sinagoghe fu fondata a Pitigliano,in Toscana, nel 1598, il che dimostra che la famiglia Medici cominciava, come nella città di Livorno, a considerare importante e rispettabile la presenza ebraica nel Granducato. Nel libro “Sinagoghe Italiane” viene ripercorsa la storia in modo sintetico ma esaustivo degli ebrei attraverso le signorie, i principati e gli stati italiani fino all’Unità d’Italia. Fino al 20 settembre 1870 gli ebrei erano considerati nello Stato Pontificio un popolo che doveva essere chiuso in un ghetto che fu costituito nel 1555 nell’area urbana adiacente al tempio Marcello. Anche i Savoia avevano avuto una politica liberale nel regno di Sardegna nei confronti delle comunità ebraiche. Il vero sdoganamento degli ebrei avvenne però con la conquista italiana dello Stato Pontificio e, poco più di un trentennio dopo, il Regno d’Italia ebbe dal 1905 al 1911 tre Presidenti del Consiglio dei Ministri di religione ebraica: Alessandro Fortis (1905-1906), Sidney Costantino Sonnino ( 1906-1910), e Luigi Luzzatti (1910 – 1911). Questa lunga e travagliata storia ebbe il periodo più drammatico e doloroso a partire dal 1938 quando Mussolini decise di affiancare Hitler nello sterminio degli ebrei. Il Re Vittorio Emanuele III tradendo i suoi avi firmò le leggi razziali che, dopo la seconda guerra mondiale ,furono una delle cause determinanti per la caduta della monarchia italiana. Il libro di Adam Smulevich e Pierfranco Fabris è corredato da numerosi acquarelli che illustrano l’esterno e l’interno delle singole sinagoghe tra cui quella di Firenze considerata una delle più belle che fu costruita nel 1882 . La questione ebraica è ancora molto attuale purtroppo: in Francia, in Germania e in Italia avvengono periodicamente dei rigurgiti anti ebraici come se lo sterminio di sei milioni di ebrei nei forni crematori nazisti non fosse mai avvenuto. In Italia la senatrice a vita Liliana Segre è sottoposta a un stillicidio di offese di ogni genere tramite social media ed è sottoposta ad una scorta permanente di carabinieri che l’accompagnano in ogni suo spostamento nonostante sia una sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti. La pubblicazione che illustra i templi ebraici in Italia racconta la fede in Dio, le gioie e le sofferenze di un popolo. Con il Concilio Vaticano II e i pontificati di San Giovanni Paolo II e di Papa Francesco , questa vicenda ha preso una strada irreversibile di riconciliazione buona e giusta.