Quando Gesù cacciò i mercanti dal tempio….

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di Giovanni Pallanti · Lo scandalo al Parlamento europeo che ha coinvolto la ex vicepresidente greca Eva Kailli e tre italiani (Antonio Panzeri, Francesco Giorgi e Figà-Talamanca) è la prova di una caduta morale straordinariamente grave. I ladri e i profittatori in politica ci sono sempre stati, ma ai tempi di Tangentopoli, i soldi delle tangenti sui lavori pubblici venivano distribuiti fra i partiti e in minima parte fra le persone. Ora è esattamente l’opposto. Questi uomini, tutti legati alla sinistra che siede nel Parlamento europeo sotto la sigla «Socialisti e democratici» , rubavano per sé e al servizio di regimi autoritari dell’Africa e del Medio Oriente, che volevano rifarsi una buona reputazione davanti ai Paesi occidentali e alla Ue. Nelle case di Giorgi e della Kailli e in quella di Panzeri, sono stati trovati un milione e mezzo di euro in biglietti di piccolo taglio. Il fatto gravissimo, eticamente, culturalmente e politicamente, è che questi ladri di verità agivano dietro il paravento di un partito progressista e di alcune Ong che lottano per la giustizi sociale, per il progresso dell’umanità e la libertà dei popoli. Essi sono comparabili a quei cattolici di mestiere che vivono nelle istituzioni della Chiesa italiana e non solo, spesso sono dei laici, facendo affari su quella Chiesa che Cristo ha voluto al servizio degli ultimi. Tutti quelli che si ispirano ai principi di non rubare e di amare il prossimo come se stessi, e che amano invece solo se stessi e rubano, sono il male peggiore del nostro tempo. E’ fondamentale che tutti quelli che possono, imitino Gesù Cristo quando con la forza cacciò i mercanti dal tempio. L’esempio di Papa Francesco e di Benedetto XVI di contrastare certi e fenomeni, nella chiesa e in altri ambiti è di grandissima importanza.

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Giovanni Pallanti

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