Cristiani in Mongolia
https://www.ilmantellodellagiustizia.it/wp-content/uploads/2022/12/saints-peter-and-paul-500x500.jpg 500 500 Giovanni Campanella Giovanni Campanella https://secure.gravatar.com/avatar/842dbc298b5c13cc052b589e6db05f0f?s=96&d=mm&r=gdi Giovanni Campanella · Un articolo dell’Agenzia Fides del 29 ottobre 2022 contiene un’interessante intervista a una giovane cattolica mongola: (vedi) . Si chiama Chamingerel, si intende di tecnologie digitali, parla diverse lingue e coordina l’ufficio pastorale della Prefettura Apostolica di Ulan Bator. Nel 2004, a 17 anni, fu invitata da alcuni parenti cattolici ad una celebrazione eucaristica e rimase molto colpita dall’atmosfera accogliente. Decise di battezzarsi, scegliendo come nome di battesimo “Rufina”, martire romana del secondo secolo. «L’ufficio pastorale, che quest’anno ha ricevuto sostegno anche dalla Pontificia Opera della Propagazione della Fede, è una piccola struttura con diverse mansioni operative, che vanno dalla traduzione di documenti ecclesiali – proprio per venir incontro all’urgenza di avere testi in lingua locale – alla formazione dei catechisti (che sono perlopiù giovani madri e studenti), o ancora alla preparazione di incontri nella Prefettura, fino alla comunicazione attraverso i social media e l’aggiornamento del sito internet. Il “cuore” di ogni opera rimane l’attenzione alle singole persone nel loro cammino di fede. In Mongolia i battezzati cattolici sono circa 1300 su una popolazione di oltre 3 milioni di persone. (…). Tanti incontrano il cristianesimo dopo che la loro sensibilità è stata nutrita e modellata dal…