Padre Ettore Cunial, martire in Albania

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di Giovanni Campanella · Nel mese di dicembre 2020, la casa editrice Gribaudi ha pubblicato un libro intitolato Verrò all’altare di Dio – Padre Ettore Cunial, sacerdote, vittima e altare e scritto da don Carmelo La Rosa.

Quest’ultimo è presbitero della Diocesi di Acireale, in provincia di Catania, e Rettore del Santuario di Santa Maria della Vena, a Vena di Piedimonte, sempre in provincia di Catania. Come padre Ettore, don Carmelo è stato missionario fidei donum nella Diocesi di Durazzo-Tirana, in Albania, dal 1992 al 2004, e ha scritto diversi libri, per raccontare i momenti grandi della gioia e i momenti profondi della prova del cammino della missione.

Il libro ripercorre alcuni tratti salienti della vita di padre Ettore Cunial, appartenente alla Congregazione di san Giuseppe (fondata da san Leonardo Murialdo nell’800), avvalendosi di numerose testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto personalmente. Non è da confondere con l’omonimo mons. Ettore Cunial, originario dello stesso paese (ma non parente) e che lo battezzò e con cui rimase in contatto per tutta la vita. Mons. Cunial è stato arcivescovo vicegerente della diocesi di Roma. Pur essendo più vecchio di padre Ettore di più di 20 anni, mons. Cunial morì dopo di lui, nel 2005, all’età di 99 anni. Padre Cunial è nato a Possagno, in provincia di Treviso, il 13 agosto 1933 da famiglia numerosa. È morto in Albania per il bene che faceva l’8 ottobre 2001 (poche settimane dopo il crollo delle Torri Gemelle), il giorno del suo cinquantesimo di consacrazione religiosa (fece i suoi primi voti proprio l’8 ottobre 1951), con diciannove coltellate su tutto il suo corpo, per mano di un giovane che lui aiutava insieme alla sua famiglia. A distanza di diciannove anni esatti, l’8 ottobre 2020, il domenicano mons. George Frendo, Arcivescovo di Tirana, ha aperto il Processo di Beatificazione.

Padre Ettore faceva lavorare nella sua casa varie persone come muratori e aiutanti, tra cui Skënder Hasku, il minorenne Fassli Krasnici e la mamma di quest’ultimo. Fassli e la mamma provenivano dall’entroterra (Kukës) e hanno cercato di sfuggire alla povertà giungendo a Durazzo, sulla costa. Padre Ettore li aiutava anche finanziariamente ma, nonostante ciò, sembra che Fassli ed altri facessero “sparire” soldi e altri oggetti. Padre Ettore non dava troppo peso a questi fatti. A lui si indirizzarono anche invidie (per il bene che faceva) e gelosie (tra i destinatari dei suoi aiuti). Mentre lavoravano insieme, Skënder inculcava nella testa di Fassli la falsa idea che Padre Ettore offendesse sua madre. Skënder aggiungeva che Fassli avrebbe dovuto fare qualcosa, “da vero uomo”, per difendere l’onore della madre. Fu così che il diciassettenne Fassli si sentì spinto ad accoltellare il suo benefattore.

Qualcuno potrebbe sospettare che padre Ettore sia stato vittima della sua ingenuità. Molti però ritengono che questo fatto così eclatante sia stato il coronamento di una vita tutta spesa per il bene del prossimo. Padre Ettore non era uno sprovveduto. Ha frequentato Filosofia e Teologia a Viterbo dove è stato ordinato sacerdote il 18 marzo 1962. Ha conseguito la laurea in Lettere e Filosofia a Roma e l’abilitazione a Napoli, conseguendo diverse specializzazioni. Dal 1962 al 1972, è stato docente e formatore nella Scuola Apostolica di San Giuseppe Vesuviano, in quel di Napoli. Dal 1972 al 1974 è stato insegnante ed educatore nella Scuola del Collegio “L. Murialdo” ad Albano Laziale (Roma). Dal 1974 al 1982 è stato superiore al Centro Vocazionale di Acquedolci, in provincia di Messina. Dal 1982 al 1988 è stato parroco dell’Immacolata al Tiburtino a Roma. Dal 1988 al 1994 è stato superiore provinciale per l’Italia centro-meridionale: sono di questo periodo numerosi suoi scritti, riportati a tratti nel libro, raggruppati per tema. Dal 1994 al 1997 è tornato a San Giuseppe Vesuviano per essere superiore e parroco al Santuario di San Giuseppe. Dal 1997 al 2000 è stato superiore all’Istituto Artigianelli “S. Di Giorgio” a Cefalù (Palermo). Dal 19 novembre 2000 all’8 ottobre 2001 è stato in Albania. Svolse per molti anni anche il ministero di esorcista. Proprio in una delle sedute esorcistiche, il diavolo gli disse «Ti aspetto a Tirana», molti anni prima che padre Ettore venne inviato in Albania. Da tante parti, moltissimi chiedevano il suo aiuto.

Per seguire il Processo di Beatificazione e le iniziative del Comitato “Padre Ettore Cunial” ci si può servire della Pagina Facebook “Comitato Padre Ettore Cunial”.

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Giovanni Campanella

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