Lettera di Papa Francesco ai deputati del PPE

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di Giovanni Pallanti · Papa Francesco il 9 Giugno 2023 ha inviato una lettera ai deputati del Partito Popolare Europeo riuniti in Roma per un loro convegno politico. Nella bellissima lettera, il Papa ricorda che dopo un iniziale entusiasmo quando fu per la prima volta eletto il Parlamento nel 1979, “col passare del tempo l’interesse diminuisce, e allora è necessario – scrive il Papa – curare bene il rapporto tra i cittadini e i parlamentari. Questo è un problema classico delle democrazie rappresentative. E se già è difficile tenere vivo il legame all’interno di ciascun Paese – scrive il Papa – a maggior ragione lo è per il parlamento Europeo che è ancora più “lontano”. Ma d’altra parte oggi la comunicazione può aiutare molto a superare le distanze.” Come si può intendere il Papa è tutt’altro che sprovveduto nelle valutazioni organizzative della politica. Così come lo è per quanto riguarda i valori a cui devono ispirarsi i cristiani in politica. Dice Francesco: “Il politico cristiano dovrebbe distinguersi per la serietà con cui affronta i temi, respingendo le soluzioni opportunistiche e tenendo sempre fermi i criteri della dignità della persona e del bene comune”. Così scrivendo il Papa pone un limite alla demagogia e al populismo che parla non al cervello, ma alla pancia degli elettori. Un richiamo molto importante rivolto a quella parte del PPE che guarda ai sovranisti ungheresi e in parte polacchi. Il Vescovo di Roma aggiunge un’altra annotazione importante che riguarda le radici del PPE: “voi avete un patrimonio ricchissimo a cui attingere per portare il vostro contributo originale alla politica europea, cioè la dottrina sociale della Chiesa. Pensiamo ad esempio ai due principi di solidarietà e sussidiarietà e alla loro dinamica virtuosa. Ci sono aspetti etico politici, legati ad ognuno di questi due principi che voi condivide con colleghi di diverse appartenenze, i quali accentuano rispettivamente o l’uno o l’altro, ma l’intreccio dei due, il fatto di attivarli insieme e farli funzionare in maniera complementare, questi è proprio del pensiero sociale ed economico di ispirazione cristiana e quindi è affidato particolarmente alla vostra responsabilità”.

La lettera prosegue raccomandando un’idea generosa di pluralismo politico, culturale e antropologico per affermare una forte unità politica dell’Europa che faccia delle diversità nazionali e delle lingue una ricchezza unica al mondo per quanto concerne una istituzione geopolitica come L’Unione Europea. In sostanza con questa lettera inviata ai deputati del PPE Papa Francesco suggerisce una forte identità cristiana democratica che si ispiri ai padri fondatori dell’Europa quali Alcide De Gasperi, Konrad Adenauer e Robert Schumann. Sarà difficile che Forza Italia, che rappresenta in Italia il PPE, possa seguire l’invito del Presidente del Consiglio Meloni di una nuova alleanza alternativa a quella denominata “Ursula” che veda uniti popolari e conservatori. Al di là della lettera di Papa Francesco questo disegno sembra impossibile anche perché escluderebbe dalla nuova maggioranza europea del prossimo anno il governo della Francia e quello della Germania. Attualmente, però, i sondaggi per le prossime elezioni in Spagna e i recentissimi risultati delle elezioni politiche in Grecia dimostrano un forte calo dei voti ai partiti socialisti. Staremo a vedere alle prossime elezioni europee del 2024.

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Giovanni Pallanti

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